martedì 23 ottobre 2012

Fede: citazioni e lavoro di gruppo


«L’espressione “perdere la fede”, come se fosse una borsa o un mazzo di chiavi, mi sembra sciocca - diceva il grande Georges Bernanos -, perché non siamo noi che perdiamo la fede, ma è la fede che smette di informare la nostra vita».

Chi crede, si dice, smette di ragionare; e chi ragiona perciò stesso smette di credere. Questa posizione si chiama “razionalismo”, ma non ha niente a che vedere con la ragione. Confondere ragione e razionalismo è come confondere i polmoni con la polmonite.
E’ vero invece il contrario: fede e ragione si richiamano reciprocamente. Certo la fede è oltrepassare le capacità conoscitive naturali; ma è un salto che è ragionevole fare (…). Se sto dormendo al secondo piano di un palazzo e si sviluppa dal basso un incendio che ha già distrutto le scale, è ragionevole che mi butti dalla finestra dopo essermi accertato che sotto ci sia un telone dei pompieri. Non è la discesa che di istinto preferirei, ma è l’unica che può salvarmi.
(G.Biffi, L’ABC della fede, p.10)
A credere si impara (la fede và proposta, non supposta)

La fede che non conosce dubbi, è una fede morta” diceva il filosofo spagnolo Miguel de Unamuno.

"La fede è fondamento di ciò che si spera e prova di ciò che non si vede. " (Eb 11,1)

Tutto è possibile per chi crede!
Signore, credo, vieni in aiuto alla mia poca fede” (Mc 9,23-24)
 Quest’uomo (che chiede a Gesù di guarire il figlio) crede che Gesù è tanto potente da aiutarlo in tutto, anche a superare l’incredulità. Chiede la fede, e la chiede con sicurezza, fondandosi non sulla propria fede, che non c’è, ma sulla sua fedeltà. Fa appello alla sua misericordia, che viene in aiuto ai nostri bisogni, e in particolare al nostro bisogno più profondo, che è quello di affidarci a lui.
(S.Fausti, Ricorda e racconta il Vangelo, p.291)

Credo per capire” (anche se non sempre capisco tutto per credere)
Cf.Sant’Anselmo di Canterbury

Non crederei se non riconoscessi che è ragionevole credere
San Tommaso D’Aquino

A cosa crediamo è certamente importante, ma  ancora più importante è a chi crediamo
(Benedetto XVI) 
LA FEDE secondo Trilussa
Quella vecchietta cieca, che incontrai
la notte che me spersi in mezzo ar bosco,
me disse: - Se la strada nun la sai,
te ciaccompagno io, ché la conosco.
Se ciai la forza de venimme appresso,
de tanto in tanto te darò 'na voce,
fino là in fonno, dove c'è un cipresso,
fino là in cima, dove c'è la Croce…
Io risposi: - Sarà … ma trovo strano
che me possa guidà chi nun ce vede … -
La cieca allora me pijò la mano
e sospirò: - Cammina! - Era fa Fede.

Quando un paracadutista chiede all’addetto dell’aeroporto: “Il mio paracadute è stato confezionato bene?”, e quello risponde trascuratamente: “Oh, credo di si”, questo non basta, perché il paracadutista vorrebbe conoscere davvero la risposta a questa domanda. Ma se egli ha chiesto ad un amico di confezionare il paracadute, la risposta alla stessa domanda sarà: “Certo, l’ho fatto io di persona. Puoi fidarti di me!” Al che il paracadutista dirà: “Si, ti credo”. Questo credere è molto più di un semplice sapere, indica la certezza: questa è la fede che fece partire Abramo verso la terra promessa, questa è la fede che ha fatto perseverare i martiri fino alla morte, questa è la fede che sorregge i cristiani ancora oggi perseguitati, una fede che coinvolge l’uomo nella sua interezza.
(Da youcat, p.26)

Posso sapere molto a proposito della fede, e anche condividere molto questa conoscenza con altri, senza mai compiere il passo decisivo della fede, che implica sempre un abbandono esistenziale a Gesù. (A.Louf, Sotto la guida dello Spirito, p.34)
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LAVORO DI GRUPPO:

FEDE e CREDO
Braistorming sui termini (in foglio A3): cosa mi viene in mente (una cosa positiva e una negativa?)

LA MIA FEDE
Sondaggio (con punteggio da 0 a 10) su:
-         fede in Dio
-         fede in Gesù Cristo
-         (fede nello Spirito Santo)
-         Fede nella Chiesa
-         Fede negli altri

I MIEI PRINCIPALI MAESTRI DI FEDE

(principali dubbi di fede)

COME ESPRIMO LA MIA FEDE:
-         esteriormente (segni visibili e materiali e gesti “usuali”)
-         in famiglia/in casa
-         a scuola/lavoro

CITAZIONI per un confronto sulla fede

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